Coq au vin e soupe aux légumes per la France a table




 
28 novembre 2014

Ciao amici, oggi l'allerta 2 ha prodotti pochi danni, ma dopo la breve pausa di domani sembra in arrivo un'altra perturbazione: le grandi piogge non se ne vogliono andare :(

Noi invece stasera andiamo in Francia, perché posto le ricette che ho copiato da ALESSANDRA per il suo calendario.



La prima ricetta è quella del pollo al vino, famosissima, originaria della Borgogna. QUI trovate l'interpretazione di Ale, sotto c'è la mia con l'unica variante del vino, io ho scelto un Rosso Conero.


Coq au vin - Pollo al vino - Borgogna

1 pollo tagliato a pezzi
1 bottiglia di vino rosso
2 cipolle bianche
100 g di pancetta
1 cucchiaio di zucchero
1/2 bicchiere di brandy
2 cucchiai di farina
1 spicchio d'aglio
1 bouquet garni (timo, maggiorana, salvia, alloro)
300 g di champignons
olio extravergine d'oliva
1 noce di burro
sale
pepe

Rosolate la pancetta in pentola con tre cucchiai d'olio. Aggiungete le cipolle tagliate sottili e fatele dorare rimestando per 10 minuti. Togliete cipolla e pancetta dal fuoco e tenetele da parte. Mettete ora nella stessa pentola i pezzi di pollo e fateli rosolare per bene, aggiungendo un filo d'olio. Da parte riscaldate il vino con un cucchiaio di zucchero. Quando il pollo sarà rosolato, salate e pepate, quindi versate un bicchiere di brandy e fiammeggiate, poi togliete dalla pentola anche la carne. Sul fondo della pentola mettete a questo punto la farina, facendo leggermente colorire, poi mettete il pollo e il vino caldo. Aggiungete lo spicchio d'aglio schiacciato e il bouquet garni, coprite e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per un'ora. Nel frattempo pulite gli champignons, tagliateli in quarti e fateli rosolare in una noce di burro. Aggiungete al pollo pancetta, cipolla e champignons e continuate la cottura per ancora circa 20 minuti. 





L'altra è una reinterpretazione della zuppa di cipolle, perché ho ridotto le cipolle e messo altre verdure, diversamente non riuscirei a mangiarla. QUI trovate la ricetta di Ale, e sotto la mia.


Soupe aux légumes - Zuppa di verdure alla francese - Auvergne 

1 cavolfiore
400 g di carote
2 cipolle
1 dl di panna liquida
100 g di gruyère
1 bicchiere di vino bianco secco
crostini di pane
olio, sale, pepe

Pulite le verdure, tagliate il cavolfiore a cimette, affettate le carote, tritate la cipolla. Scaldate 2-3 cucchiai d'olio, unite le verdure e fatele rosolare, salate, pepate e sfumate con il vino bianco, poi coprite d'acqua o brodo vegetale, incoperchiate e fate cuocere circa mezz'ora. Trascorso questo tempo, prelevate un po' di verdure, quindi unite la panna alle altre e passate al mixer. Decorate con le verdure tenute da parte, coprite con il gruyère grattugiato quindi gratinate in forno per 2-3 minuti e servite con il pane.




Ciao, passate un buon we, a presto!

Buttered barramundi e garlic bread per l'Abbecedario Culinario





27 novembre 2014

Ciao a tutti, eccomi tornata con gli occhi e il cuore pieni di musica, quanto è stato bello e come sono contenta che si ripeterà con Tosca e Andrea Chénier e La Bohème!

E allora festeggiamo tornando in Australia con la carovana dell'ABBECEDARIO CULINARIO guidata da HAALO, il nostro ambasciatore.




Il piatto che vi presento stasera mi è stato compagno nell'attraversamento dell'outback dal Kakadu National Park fino ad Alice Springs, nel desertico Northern Territory e oltre.





Kakadu National Park


Il Kakadu è un parco molto particolare, forse non tanto interessante per gli animali, anche se ci sono moltissimi uccelli e coccodrilli giganteschi, quanto per le pitture rupestri degli aborigeni, che illustrano le loro credenze, i loro dei, il loro modo di vivere così semplice e perfetto, per non togliere niente alla terra sempre generosa.... proprio come noi.


Il cuore rosso dell'Australia


Strade lunghe, dritte, praticamente deserte, dal Kakadu fino ad Alice Springs. E siccome nel mese di agosto siamo in inverno e non fa poi così caldo, il deserto fiorisce...


Ayers Rock
Monti Olga


Per quanto uno sappia cosa vedrà, essere davanti ad Ayers Rock toglie il fiato, l'ho vista all'alba, al tramonto, con il sole e illuminata dalla luna, le ho girato intorno, ma non ci sono salita, è la roccia sacra degli aborigeni, significherebbe non rispettarla, violentare una volta di più quello in cui credono. Però ci ho volato sopra con un piccolo aeroplano sul quale mi sentivo Snoopy contro il Barone Rosso e quello che ho visto, la gioia di volare sopra quella terra riarsa e magnifica, mi hanno regalato qualcosa che ancora oggi mi fa sentire che ho vissuto un'esperienza unica.




E poi siamo scesi giù fino al mare attraversando il South Australia, per deserti e paesi affacciati su laghi e a volte il cielo si incendiava di tramonti che non sono più riuscita a vedere in altre parti del mondo.


Verso Adelaide



BUTTERED BARRAMUNDI WITH LEMON 

1 filetto di pesce persico da 600 g
burro
1 limone non trattato
sale

Disponete su un foglio di carta forno il filetto di pesce, conditelo con qualche fiocchetto di burro, un pizzico di sale e le fette di limone. Chiudete il cartoccio, mettetelo in una pirofila o sulla placca e infornate a 180° per 20-25 minuti.




Il barramundi è un grosso pesce della famiglia dei perciformi, con carni bianche e delicate, che vive tra mare e acqua dolce: per questo l'ho sostituito con il persico.


GARLIC BREAD 

250 g di farina 0
50 g di farina integrale
20 g di lievito di birra
olio, sale
40 g di burro alle erbe
2 spicchi d'aglio

Tenete da parte un cucchiaio di farina integrale, quindi mescolate quella rimasta con quella bianca, 1 cucchiaio d'olio, 1 cucchiaino di sale e il lievito stemperato in poca acqua tiepida. Impastate aggiungendo l'acqua necessaria ad avere un composto morbido e omogeneo. Fate una palla e mettetela a lievitare per circa 1 ora. Trasferite l'impasto sulla spianatoia infarinata, formate due panini e fate lievitare ancora. Modellate poi due filoncini, spennellateli d'olio e cuocete a 200° per 20 minuti circa.
Mescolate il burro all'aglio tritato finissimo. Tagliate i filoncini, ormai freddi, a fette senza arrivare fino in fondo, spalmate il burro nelle fessure, quindi avvolgete ogni pane nella carta d'alluminio, sigillando bene. Scaldate a 150° per 10 minuti circa.




Il garlic bread è onnipresente in Australia, ne ho veramente mangiato tanto (vampiri infatti non se ne sono visti!!!), lo portano tiepido e profumato e prima che arrivi quello che hai ordinato, te lo sei già spazzolato tutto sorseggiando una buona birra.

Se avete avuto la pazienza di leggere fin qui, vi auguro buona serata e vi ringrazio :) Bacissimi!!!

Idea Menù e i dolcetti delle feste




26 novembre 2014

Ciao a tutti, IDEA MENU' oggi esce in maniera particolare offrendovi non un menù completo, ma dei dolcetti per le feste, che potrete preparare e regalare oltre che gustare durante le festività ormai prossime.


 

Ecco le nostre piccole delizie:

Vanillekipferl, biscotti alla vaniglia tirolesi di Elena

Baci di dama alle nocciole di Linda

Cupcakes alla Nutella di Tania


Io vi offro questi biscottini che ho preso da uno dei tanti libri di Luca Montersino.


CIAMBELLINE FARRO E CIOCCOLATO  

130 g di olio EVO
85 g di tuorli
205 g di zucchero a velocemente
50 g di acqua
35 g di albumi
275 g di farina di farro
30 g di cacao amaro
2 g di lievito per dolci
2 g di scorza d'arancia

Emulsionate con un mixer a immersione i tuorli con l'olio, poi impastateli nella planetaria con lo zucchero e l'acqua. Unite quindi la farina setacciata con il cacao e il lievito  aggiungete infine la scorza d'arancia grattata. Con la sac-à-poche modellate delle ciambelline sulla placca ricoperta di carta forno. Infornate a 170° per 10 minuti. Servite spolverizzato di zucchero a velo.





Stasera andrò a vedere L'elisir d'amore ... al cinema, perché il mio cineclub ha aderito al circuito che trasmette le opere in diretta dal Covent Garden. Sono molto contenta di questa opportunità e ci saranno altri collegamenti e altra bellissima musica da godere immaginando di essere là. Ci sono stata al Covent Garden, parecchi anni fa, ho visto Fedora con Josè Carreras e Mirella Freni e ancora oggi ricordo la magnifica atmosfera di uno dei più famosi teatri d'opera. Come dire che torno domani a leggervi :)

Bacissimi!

LIGHT & TASTY: cucina in arancione!




24 novembre 2014

Eccoci al nostro appuntamento del lunedì con LIGHT & TASTY che chiude con l'arancione e si colorerà di nuovo per la prossima volta!




Ecco cosa vi offriamo:

Cinzia: insalata di arance con finocchi e noci 

Elena: nasello al mango e lime 

Yrma: sedano in pinzimonio alla crema di zucca e balsamico


Qui trovate una crostata, che dà 230 cal per 100 g. Non è proprio light, ma mi piaceva concludere gli appuntamenti in arancione con questo dolce. Se non si esagera, si può gustare senza sentirsi troppo in colpa ;)

 


CROSTATA CON CREMA DI CACHI E ZUCCA

per la frolla
200 g di farina 00
70 g di burro
80 g di zucchero
2 tuorli

per il ripieno
250 g di polpa di zucca
2 cachi
2 uova
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di farina

per guarnire
mandorle in scaglie

Lavorate il burro a pomata quindi mescolatelo allo zucchero. Unite poi le uova una alla volta e da ultimo la farina, impastando fino ad avere un composto omogeneo e senza grumi. Avvolgete nella pellicola e fate riposare in frigo. Cuocete la polpa di zucca nel MO, finché non sarà morbida. Schiacciatela con una forchetta e lavoratela insieme alla polpa dei cachi. Montate le uova con lo zucchero fino ad avere un composto spumoso, aggiungete i cachi e la zucca e infine la farina lavorando bene con un cucchiaio di legno. Disponete la frolla in uno stampo per crostate, riempite con la farcia e fate cuocere a 180° per circa 40 minuti. Prima di servire cospargete con le lamelle di mandorle.




Torno più tardi, a dopo!

Involtini alle nocciole per Stagioniamo




22 novembre 2014

Ciao amici, il mio we scorre velocissimo e mi ritroverò lunedì che avrò fatto meno della metà delle cose che pensavo di fare :( Però la casa è andata un po' avanti e finalmente lunedì prepareranno i muri e poi faranno i pavimenti. Il bagno invece è indietrissimo... la verità è che comunque non ci andrò per Natale, ma dopo Capodanno. Voglio vederla come tempo in più per svuotare il vecchio appartamento, ma potevo anche darmi una mossa, accidentaccio!!! 

Comunque stamattina si è presentata così, ma a parte queste due stanze, il resto è ancora uno sfacelo.




Vi posto una ricetta, che è meglio: è un secondo molto appetitoso che mi cade proprio a fagiolo per il contest di TERRY, MARZIA, FEDERICA e LUNA, le quattro blogger di STAGIONIAMO. 




  
INVOLTINI DI LONZA ALLE NOCCIOLE

400 g di lonza di maiale affettata sottilmente
2 manciate di mollica di pane
1 ciuffo di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
30 g di nocciole
2 cucchiai di grana grattato
qualche foglia di salvia
latte
vino bianco secco
olio, sale

Ammorbidite la mollica nel latte, quindi strizzatela e mescolatela con il prezzemolo e l'aglio tritati, le nocciole tritate grossolanamente, il grana e un pizzico di sale. Farcite le fettine, arrotolatele e legatele con un giro di spago. Rosolate gli involtini con poco olio, sfumateli con il vino e quando sarà evaporato unite le foglie di salvia e portate a cottura unendo poca acqua.






Ora guardo un po' di tele, intanto sogno il letto, ma magari in una stanza diversa con le pareti rosa tenue e due grandi finestre e il quadro dell'angelo Ariel che ora è qui sopra e protegge il mio sonno...

Buona domenica, ci vediamo lunedì con LIGHT & TASTY.

Aussie shrimps ovvero gamberi grigliati: siamo in Australia!!!




21 novembre 2014

Un'estate di un po' di anni fa, ho passato 5 settimane in Australia, l'ho girata in lungo e in largo, 13.000 chilometri in fuoristrada, da Brisbane a Sidney, prima in direzione nord, poi ovest e poi sud.  Tranne Western Australia, tutte le altre province sono state attraversate e assaporate, in un avventura incredibile e irripetibile.




Oggi voglio portarvi nel Queensland. Il nostro viaggio è iniziato da Brisbane, verso nord lungo la Sunshine Cost, per arrivare a Frazer Island l'isola di sabbia.






Dopo tre giorni di campeggio, fuori dal mondo, ancora verso nord e verso la barriera corallina, ma prima giro in barca a vela alle Withsunday Islands. In quei giorni ho visto per la prima volta la Croce del Sud, splendente e inarrivabile, sopra la mia testa, lassù nel cielo dell'altra parte del mondo.




E poi Cairns e la barriera e ancora oceano...




E prima di puntare a ovest, tappa a Cape Tribulation e Cooktown, legate alle spedizioni di James Cook. Camminare sulla spiaggia fra palme e pini marittimi e altre piante che crescono invadenti fino all'acqua, è come giocare a "1, 2, 3, stella" per schivare le gallerie scavate dai granchiolini: la sabbia è morbida e calda e carezzevole come un grande velluto steso ad asciugare.





Il mio piatto preferito in questo periodo sono stati i gamberi alla griglia: ne portavano quantità industriali e li facevano pagare pochissimo. Erano buonissimi, si scioglievano in bocca e si accompagnavano a salsine di tutti i tipi. La migliore profumava d'arancia.

Allora ecco qui: enjoy!!!




AUSSIE SHRIMPS WITH ORANGE GINGER SAUCE 

400 g di gamberi già sgusciati
70 g di burro
1 arancia non trattata
2 cucchiai di sherry bianco
2 scalogni
1 cucchiaio di zenzero fresco grattato
sale alle erbe

Riunite in una piccola casseruola il burro, il succo e la buccia grattata dell'arancia, lo sherry, gli scalogni tritati finemente, e lo zenzero. Cuocete a fuoco basso, finché il burro sarà completamente sciolto. Tenete in caldo. Infilzate i gamberi su degli spiedini, quindi grigliateli, pochi minuti per parte. Spruzzateli con poco sale e serviteli ben caldi con la salsa.




Come avrete capito, l'Abbecedario Culinario è in Australia e HAALO è il nostro ambasciatore. Staremo là fino al 7 dicembre, raggiungeteci, ne vale la pena ;) anche perché là sta per arrivare l'estate!




Buon we amici, domani andrò a vedere a che punto è la casa, spero di avere qualche bella sorpresa che non mancherò di fotografare.

BACISSIMI!!!!

Gattò di patate




20 novembre 2014

Ciao a tutti, eccomi, mi sono presa due giorni di ferie per cercare di mandare avanti le cose e il risultato è stato che oggi ho corso come una matta; però sono riuscita a risolvere un po' di problemi, altri sono ancora lì come corvacci neri, ma conto di sparargli ;) così me li levo di torno una volta per tutte!!! Sono anche andata dall'oculista, perché ieri sera avevo gli occhi che parevano quelli di uno zombie. Una bella allergia alla polvere! Povera donna, quando finalmente sarò nella casa nuova conto di prendermi una solennissima sbronza, se qualcuno si vuole unire, è ben accetto.

E adesso ricetta. Trattasi del gattò di patate, un bellissimo piatto della tradizione campana che ho copiato da ANTONIETTA, la recipetionist di novembre. QUI la ricetta originale. Io ho sostituito il salame napoletano con la mortadella, perché proprio non sono riuscita a trovarlo. Per il resto è tale e quale e... buonissimo!!!


GATTO' DI PATATE

1 kg di patate a pasta gialla
200 ml di latte intero
300 g di mozzarella di bufala
4 uova
100 g di prosciutto cotto
100 g di mortadella
100 g di parmigiano
sale, pepe, prezzemolo
burro
pangrattato

Bollite le patate intere, con la buccia, in acqua salata. Quando saranno fredde sbucciatele e schiacciatele con l’apposito attrezzo o la forchetta. Tagliate a pezzi i salumi e la mozzarella, grattugiate il parmigiano e riunite tutto nella ciotola delle patate. Aggiungete le uova, il latte, il sale, il pepe e il prezzemolo tritato e amalgamate. Spalmate del burro sul fondo e i bordi di una pirofila, quindi spolverate con pangrattato, coprendo tutta la superficie. Versate l’impasto, livellatelo con il dorso di un cucchiaio, spolverate di pangrattato e infine completate con dei fiocchetti di burro. Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 30 minuti. Dopo 10 minuti dall’inizio della cottura abbassate a 170° e terminate. Fate riposare una mezz’oretta, prima di servire. 




 
La ricetta è per FLAVIA e il suo contest


 

Baci, a domani :)

Pane con farina integrale per Panissimo




18 novembre 2014

Ciao a tutti, il mio delirio personale continua, per fortuna ha almeno smesso di piovere e sembra che sarà bel tempo fino a domenica! Un pensiero in meno: vedere il sole è molto confortante. Per il resto, la casa va avanti con una lentezza esasperante, la mamma sta benino, ma richiede un'attenzione che non riesco a darle, il lavoro chiama e impegna con riunioni, lezioni, studenti, relazioni e quant'altro :(

Vi assicuro che anche cucinare è diventato uno sforzo immane, per quanto cerchi cose semplici da preparare, e c'è un ritornello schiacciante che mi gira per la testa: non ce la posso fare! Chissà quando riuscirò a tirare il fiato?

Allora un buon pane, che non c'è come impastare e vedere lievitare la farina che possa riempire di serenità.



PANE CON FARINA INTEGRALE

300 g di farina 0
100 g di farina integrale
15 g di lievito di birra
5 cucchiai di olio EVO
1 cucchiaino di sale grosso
1 pizzico di zucchero

Sciogliete il lievito in 50 ml di acqua tiepida con lo zucchero. Quindi impastate 40 g di farina 0 con il lievito e lavorate fino ad avere un composto morbido ed elastico. Fate una palla e sistematela sopra le due farine mescolate, coprite con un canovaccio e fate riposare per almeno 5 ore. Sciogliete il sale in mezzo bicchiere d'acqua. Lavorate il primo impasto lievitato incorporando lentamente tutta la farina, l'olio, 150 ml di acqua e l'acqua salata. Lavorate per almeno 15 minuti, aggiungendo poca acqua tiepida se l'impasto lo richiede, quindi mettete di nuovo a lievitare per circa 3 ore. Preparate poi un filone che spennellerete con un po' d'olio e inciderete con qualche taglio. Cuocete per circa 30 minuti a 220°.
 


La ricetta è per la carissima SANDRA e per PANISSIMO, che per questo mese è ospitato proprio da lei. La raccolta è nata anche grazie a BARBARA ed è gemellata con il blog polacco ZAPACH CHLEBA
 




Buona serata a presto!